mercoledì 28 marzo 2007

OGM, tutti ne parlano e tutti (quasi) li mangiano, a loro insaputa...

Il dibattito è sempre più acceso tra coloro che sono a favore degli OGM, organismi geneticamente modificati, che affermano: legalizziamoli, non sono nocivi per l'uomo, sono il frutto della scienza e della tecnologia applicata (spesso solo per business) alle produzioni agricole e animali - e coloro che invece sono contrari, convinti che con il cibo e la salute della gente non si scherza. Il mais è quasi tutto trasgenico, come pure la soia, il frumento e tanto altro ancora - le produzioni OGM sono presenti in tutti i mercati internazionali sugli scaffali dei supermarkets del mondo; allora, come la mettiamo? Puntualizzo che non sono un no global o affine, ma vorrei ricordarvi che il consumatore può condizionare il mercato e fare la fortuna o la rovina di un produttore; qualcuno obietterà che con le multinazionali dell'agribusiness c'è poco da fare, sono loro i più forti... D'accordo, ma quello che è auspicabile è seguire strategie per cambiare comportamenti ed abitudini a certi prodotti; essere consapevoli nelle scelte significa sapere cosa compriamo, da dove viene e chi lo ha prodotto. Ne guadagneremo molto tutti, di salute e anche di tasca... Alla prossima.

lunedì 26 marzo 2007

IN WINE, WE TRUST ...

Il VINITALY di Verona, dal 29 marzo al 2 aprile 2007, il grande Barnum del Vino nazionale ed internazionale, è alle porte. La fiera è cresciuta molto, ogni anno si registrano sempre più espositori e visitatori; tutto il movimento italiano del vino è 'maturato' grazie ad un'attenta promozione e 'formazione' (anche se a volte ci si imbatte in qualcuno che ostenta, durante gli assaggi, con un calice tra le dita, termini e competenze non propri...). E', comunque, una grande festa di primavera per il vino ed i suoi numerosi fans. Un'appuntamento unico nel suo genere in Italia ed un'occasione per conoscere produttori e prodotti; presto, vi 'posterò' alcune impressioni su quest'edizione 2007. Approfitto dell'argomento per segnalarvi un vino semplicemente stratosferico, affascinante, unico: l'Amarone Mithas 2000 'Corte Sant'Alda'. Prosit! Sibariticamente, vostro Pietro

venerdì 23 marzo 2007

Non intossichiamoci troppo, please...

A seguito delle righe sul BIO vorrei brevemente far riflettere sul grave problema dell'uso di pesticidi nelle produzioni ortofrutticole e del fatto che in molti prodotti presenti sui banchi dei nostri mercati e supermercati, di provenienza nazionale ed estera (sia europea che extra-europea), le quantità di sostanze tossiche rilevate sono drammaticamente elevate, in molti casi oltre i livelli tollerati a norma di legge, e preoccupanti. A confermare ciò due recenti studi e test, uno effettuato da 'altroconsumo' (autorevole ed affidabile rivista per consumatori) e l'altro eseguito da un ente americano per la salvaguardia dell'ambiente, l'EWG (vedi la tabella qui in basso riportata); vi invito a darci una 'sana' un'occhiata. The Full List of 40 Fruits & Veggies FRUIT OR VEGGIE SCORE 1 (worst) Peaches 100 (highest pesticida load) 2 Apples 89 3 Sweet Bell Peppers 86 4 Celery 85 5 Nectarines 84 6 Strawberries 82 7 Cherries 75 8 Pears 65 9 Grapes - Imported 65 10 Spinach 60 11 Lettuce 59 12 Potatoes 58 13 Carrots 57 14 Green Beans 53 15 Hot Peppers 53 16 Cucumbers 52 17 Raspberries 47 (mid pesticida load) 18 Plums 45 19 Grapes - Domestic 43 20 Oranges 42 21 Grapefruit 40 22 Tangerine 38 23 Mushrooms 37 24 Cantaloupe 34 25 Honeydew Melon 31 26 Tomatoes 30 27 Sweet Potatoes 30 28 Watermelon 28 29 Winter Squash 27 30 Cauliflower 27 31 Blueberries 24 32 Papaya 21 33 Broccoli 18 34 Cabbage 17 35 Bananas 16 36 Kiwi 14 37 Sweet peas - frozen 11 38 Asparagus 11 39 Mango 9 40 Pineapples 7 (lowest pesticida load) Raccomandazioni?... Verificare la provenienza dei prodotti e, quando possibile, servirsi da persone e banchetti 'di fiducia', lavare bene i prodotti e privarli della parte esterna che è quella più esposta. Alla prossima Un saluto sibaritico

BLOG SNOB ? ...

BIO o NON BIO? Questo è il dilemma...

Il mercato del biologico è in costante crescita ed il dibattito è sempre più vivo in merito all'acquisto da parte dei consumatori dei prodotti biologici e sui loro prezzi. L'Italia è al primo posto in Europa per le produzioni biologiche ma resta il fatto che, come rileviamo dalle nostre visite a negozi e supermercati, non tutti possiamo pagare il 30-40% in più per un prodotto BIO rispetto ad uno normale. Numerosi studi di esperti di nutrizione hanno poi affermato che non vi è evidenza provata che i prodotti BIO siano migliori rispetto a quelli 'comuni' anche se vengono sottoposti a controlli e procedure che poi vengono certificate. Quindi vi invito ad un attimo di riflessione: al momento, comprare un prodotto NON BIO non peggiora la nostra salute... Il sibarita

martedì 20 marzo 2007

Pizza, non ne puoi fare a meno...

Effettivamente ad oggi, qual'è quel cibo che potresti mangiare anche più giorni la settimana (o tutti, come fanno in molti), nutrizionalmente quasi completo, onnipresente ed ancora abbastanza economico? E' lei la regina delle nostre preferenze quotidiane e la nostra bandiera cucinaria internazionale assieme alla pasta. Ho letto qualche giorno fa' che a NY hanno aperto una pizzeria dove propongono pizze al caviale alla modica cifra di $1000 !!!... oppure se ci si vuole levare lo sfizio a $150 a slice (al pezzo). Per quanto mi riguarda preferisco la margherita, sarò eccessivamente purista, ma sono campano e sono fatto così... ringrazio Silvia per la sua osservazione sullo 'spessore' della pasta della pizza che concordo con lei sia migliorato, in diverse pizzerie, ma il rischio di mangiare delle pizze-biscotto in giro è ancora abbastanza preoccupante... canonicamente un po' di cornicione ed una pasta un po' levata, sono l'ideale ed importante base per una buona pizza, poi gli ingredienti dovrebbero fare il resto. Raccomando pomodori pelati s. marzano dop, mozzarella fiordilatte (quella di bufala è ottima, ma da pasto perchè 'lattosa' e delicata), olio extra vergine e foglia di basilico 'tassativa' per la margherita, poi grande spazio alle varie 'farciture' per tutti i gusti, sbizzarritevi e buona pizza!!! Il sibarita p.s. un saluto ad Ely, anche lei futura gastronoma.

Perchè SIBARITA ? Perchè in fondo, nello spirito, lo siamo un po' tutti...

Salve a tutti. Rieccomi tra le righe del web. Vi noto subito il significato della parola SIBARITA, termine italiano oramai poco usato su libri, giornali e tv: ' persona amante della bella vita e di gusti raffinati, specialmente a tavola '. La parola deriva da Sibari, antica colonia greca del Sud Italia, cittadina molto conosciuta all'epoca per il lusso sfrenato dei suoi cittadini e delle feste uniche e straordinarie che organizzavano. Ieri avevo espresso preoccupazione per la mozzarella di bufala dop (a rischio di estinzione, molte di quelle 'omologate e standardizzate' che circolano tra le tavole e i banchi di gastronomia sono lontane parenti della mozzarella di bufala dop campana ) e anche 'avvilimento' per il non servizio che troviamo in molti locali dove si peccano di 'fare' ristorazione e ospitalità... Per la Mozzarella di bufala dop auspico forti e attenti controlli in tutte le fasi delicate della filiera da parte delle autorità (NAS, ASL, Guardia di Finanza, Enti certificatori, Consorzi e produttori) e maggiori azioni cooperative e di promozione della qualità, è l'unica strada per riuscire ad avere, in originale, questo eccezionale prodotto sulle nostre tavole. Per quanto riguarda il servizio scadente in molti ristoranti, pizzerie e c., per favore cari gestori, assolutamente non 'lasciate' tutti e tutto all'improvvisazione, è importante sensibilizzare ed educare i collaboratori, lo so che non è facile ma se lo fanno, e bene, all'estero dei paesi senza vocazione al turismo, perchè non dovremmo farlo, altrettanto bene, qui nel Belpaese? Avevo citato, sempre ieri, i francesi ed i loro ristoranti, sono senza dubbio i più bravi ed i migliori del mondo... Per forza, hanno imparato da noi italiani... Scusate il campanilismo e l'immodestia, a onor del vero la storia ci racconta che dall'Italia a partire dal '500 ci furono personaggi (un esempio per tutti è Caterina de' Medici), stili, maniere, cuochi e tanto altro, che 'emigrarono' in Francia, presso le corti imperiali ed i salotti importanti di Parigi, portando innovazioni anche in tavola e che i francesi fecero proprie e che ben 'conservarono' e valorizzarono sino ai giorni nostri... e bravi i francesi. Ringrazio Ricky per la segnalazione 'eno' del Lacrima di Morro d'Alba DOC delle Marche che non conosco e che quindi spero, presto, di scovare ed apprezzare. un saluto sibaritico e a presto. il sibarita

lunedì 19 marzo 2007

i primi secondi da blogger

Salve a tutti. Mi chiamo Pietro e sono un appassionato di cibo, cucina, vini e viaggi. Avrei piacere di sentire il vostro parere sugli argomenti sopracitati ed anche su altri, senza nessuna distinzione. Siccome sono curioso vi invio alcuni quesiti, tanto per tastare il campo: - Cosa pensate della cucina e del servizio che attualmente ci propinano in certi (molti) ristoranti o in certi locali che si dicono pizzerie dove si arriva a livelli di self-service e poi ti fanno pagare il coperto e magari anche il servizio? - ...e la mozzarella di bufala dop, che è uno dei miei cibi prediletti, resisterà secondo voi, alla grande standardizzazione e produzione industriale a cui anno dopo anno viene sempre più sottoposta? - Infine, in Francia ci sono i ristoranti più belli e stellati del mondo, sono i più bravi, bisogna ammetterlo, tanto di cappello, ma come avranno fatto ad arrivare così in alto? da chi avranno imparato? Bene, attendo news e commenti. Un grazie per l'attenzione e a presto. Pietro il sibarita (alla prossima vi spiegherò perchè ho scelto questo termine...)